03 luglio 2020

L'arte politica della Supercazzola: il popolo sovrano non sa più votare

Proprio così, non sappiamo più votare per il Parlamento nazionale; non è una mia valutazione sui partiti ma la constatazione di quanto sta avvenendo. Insomma anche la democrazia ha i suoi limiti.

Le mie impressioni:
abbiamo un governo di colore opposto a quello precedente nella stessa legislatura; il partito "perno" ha il 33% dei parlamentari ma in due anni ha perso la metà dei consensi (non solo nei sondaggi, anche alle elezioni europee). Tutto legittimo.

il governo attuale ha un premier molto popolare per come ha gestito (paternalisticamente) la pandemia, è più un gestore, un mediatore che un leader, visto che non sappiamo cosa pensi davvero. Però "si presenta bene e piace".

l'opposizione è in grande crescita complessiva ma è politicamente divisa e non vuole andare al governo, avesse un programma e un progetto lo si capirebbe ma è evidente che stanno meglio all'opposizione per poi erodere potere locale e lasciar gestire la crisi economica incombente al governo attuale.

il partito maggiore attualmente in parlamento ha perso un po' tanto della propria integrità sbandierata, è il maggior oppositore del governo ma non vuole andare a votare perchè almeno la metà dei parlamentari rimarrebbe a casa, non sa chi è il suo leader, ne aveva uno ma ora se ne presenta un'altro più radicale, così sono di "lotta e di governo", dice NO a tutto e accetta buona parte delle decisioni "forzate" che ci vengono imposte.

il secondo partito è un bel contenitore di voti e funzionari, di parlamentari e di apparato, è più istituzionale e perlomeno garantisce che il governo non bagnerà troppo il pavimento sbagliando la mira orinando fuori dal vaso.

Come Lazzaro è risorto dalla tomba un'altra forza politica che è disposta a tutto pur di esistere, si scopre istituzionalmente più corretta e pronta a tutto per rimandare il voto (anche questi verrebbero miniaturizzati)

Dunque: la maggioranza dei parlamentari parla contro l'Europa ma non lo dice, lo pensa ma lo sussurra, vuole i soldi UE ma fa affidamento "nelle risorse nazionali" che non sapevamo di avere. E' contro il MES, contro il SURE, contro la BCE, contro tutto ciò che possa ledere la nostra sovranità politica (visto che siamo così bravi, sia mai che qualcuno possa far meglio), quindi contro la famosa TROIKA per non far la fine della povera Grecia. Odia la Merkel come si odia il genitore che ci vieta di andare a ballare fino a tardi ma sappiamo che sarà lei a darci un pasto tutti i giorni e la paghetta il sabato. 

Da agosto lo spread (ovvero i soldi che spenderemo tutti noi per pagare i debiti di stato) rischia di fare come nel 2011, montagne russe in negativo. A settembre inizieranno i dolori veri del post pandemia e abbiamo un governo che sta in piedi per miracolo. Non vogliamo fare le riforme vere, non vogliamo i soldi per farle, non vogliamo niente se non aiuti di Stato a pioggia, non vogliamo la APP, non vogliamo il vaccino, non vogliamo la UE, non vogliamo uscire dalla UE, insomma ... siamo in stato confusionale perenne appena appena confuso con la prova costume per passare delle buone vacanze. 

Allora penserei che sarebbe il caso di votare, no? No, non si può. Perchè? Perchè gli italiani voterebbero le persone sbagliate. Cioè? Quelli che dicono di essere contro tutto ciò che in realtà ci tiene in piedi. Ma se lo vogliono gli elettori? Non funziona così in democrazia? No, perchè non si sa con quale sistema votare, si creerebbero maggioranze contraddittorie, poi questi dovrebbero votare il prossimo Presidente della Repubblica, insomma è un casino. 

ECCO, appunto, è un casino: in punta di diritto costituzionale siamo prigionieri di noi stessi, abbiamo paura di noi stessi, non siamo in grado di pensare ad un governo, ad una linea, ad un progetto nazionale. Personalmente mi fanno letteralmente schifo i partiti che vanno per la maggiore, non li voterei neanche con una pistola puntata alla tempia ma ... STIAMO LASCIANDO CHE SI GIOCHI UNA PARTITA PIETOSA SULLE NOSTRE TESTE, non sappiamo più votare.

Mentalmente Normale, NormaMentale, Marco Cestelli

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