29 giugno 2020

Smart Working è bello, è cool, è trendy ma non gratis


C'è il Covid, lavoriamo da casa, in SmartWorking. Pandemia? Lezioni scolastiche a distanza. Tutto giusto e anche molto corretto ma ha dei costi sociali non così indifferenti. 
Premesso che il futuro non si ferma né per decreto né per pigrizia, l'Italia si accorge che, al netto della qualità della rete, è in grado di essere all'altezza di  quei piovosi paesi che con un notebook e una tisana bollente in un mug ribaltano il concetto di lavoro. "Era l'ora" dirà il lettore. Senza dubbio ma c'è un ma! 
Le nostre città (quelle grandi) sono state pensate come mangiatoie, supermarket a cielo aperto, bar e alberghi. Per molto tempo aprire un ristorante, un negozio o un bar è stato il rifugio da altre avversità lavorative, lo Smartworking mette in crisi tutto questo. 
Viaggi d'affari? Riunioni a Milano o Roma? Facciamo una call: si risparmia tempo, carburante, auto, vitto ed alloggio, potremmo dire che ormai "Call è Cool".
E quel via vai di impiegati dagli uffici? Quanti cappuccini e brioches, quanti pasti veloci, quante vetrine non viste. Stessa cosa per il traffico legato alle scuole che ad oggi non c'è stato (da Marzo).
Se a questo aggiungiamo un "fermo biologico" del turismo potremmo comprendere le chiusure di tanti esercizi commerciali, alberghi chiusi, disperazione per quella economia di basso profilo, a basso tasso intellettuale e tecnologico che è rappresentata dai nostri centri storici, veri e propri centri commerciali a cielo aperto. E' pur sempre PIL, e che PIL.
E tanto che ci siamo una menzione ad altri due aspetti negativi per il commercio: 
la quarantena ha portato, con naturalezza, allo sviluppo del commercio elettronico: vastissima scelta, prezzi anche inferiori, sempre aperti H24, una volta compreso il giochino almeno una parte consistente del commercio si volatilizzerà verso le multinazionali dell'elettronico con aggravio per il PIL dei commercianti "normali", per le catene di negozi fisici, e per le tasse che andranno altrove.
Una signora italiana, le "meglio tenute" al mondo, che andava dal parrucchiere 10 volte l'anno, in quarantena ha scoperto una certa abilità forzata alla sua manutenzione capillifera, magari da oggi in poi per risparmiare un po' quelle 10 visite all'anno diverranno 7, 8 ... giusto per il taglio e per un colore migliore...

Il problema è sempre quello: l'Italia dovrà riconvertire una parte consistente della propria economia, sarà costretta a vivere il futuro molto velocemente, senza digerire i passaggi intermedi, poichè nessuno aveva voluto prevedere l'economia di domani. Nessuno poteva prevedere la Pandemia, ma la web economy si, eccome.

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